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Vigevano

Vigevano (Avgevan in dialetto vigevanese) situata nella situata nella provincia di Pavia è interamente compresa nel Parco naturale lombardo della Valle del Ticino, sulla sponda destra del fiume Ticino, che lo separa dalla provincia di Milano.

Dista circa 38 km daPavia, 36 km dal centro di Milano, 27 km da Novara, 14 km da Mortara, 12 km da Abbiategrasso.

Le origini della città sono confuse, il primo documento che la menziona, con il nome longobardo di "Vicogeboin" o "Vicus Gebuin", risale al 963.

L'abitato sorse in una posizione strategica ai margini della valle del Ticino, nei pressi di un importante guado sul fiume. Nel corso del XII secolo il borgo incastellato venne fortificato lungo uno dei lati rivolti alla pianura e conquistò ampie autonomie amministrative, ma a causa della sua posizione, pressappoco a egual distanza da Pavia e Milano, fu spesso al centro dei frequenti conflitti tra le due città per il possesso della Lomellina, subendo guerre, assedi e distruzioni per oltre 150 anni.

In seguito, con l'avvento delle signorie, il borgo divenne feudo dapprima dei Della Torre, poi dei Visconti e infine, tra il 1450 e 1535, degli Sforza. Durante il periodo visconteo-sforzesco Vigevano raggiunse il suo periodo di massimo splendore, divenendo residenza ducale e centro commerciale di notevole importanza per la lavorazione dei panni di lana e di lino. Nel XIV secolo, durante il governo di Luchino Visconti, furono introdotti importanti mutamenti urbanistici culminanti con la costruzione delle mura ("terraggi"), della rocca (ora Rocca Vecchia) e nel potenziamento del castello. Nel 1347, venne costruita la "Strada Coperta", un passaggio protetto per collegare il castello alla rocca passando sopra le case del borgo.

Ludovico Il Moro, nativo di Vigevano, si occupò di abbellire la propria città avviando dapprima la bonifica del territorio, migliorando il sistema di irrigazione a beneficio dell'agricoltura e costruendo la grande fattoria modello denominata "Sforzesca", a sud della città. In seguito fece ampliare il castello costruendo nuove scuderie e nuovi edifici quali la "Loggia delle Dame", la "Falconiera" e la Torre, ad opera di Donato Bramante; contemporaneamente avviò la costruzione della grandiosa piazza Ducale, terminata nel 1494.

Costruita in soli due anni, tra il 1492 ed il 1494 come anticamera del castello, divenuto residenza ducale, si presenta a pianta rettangolare di 138 metri per 46; è racchiusa su tre lati da edifici porticati omogenei e sul quarto lato dalla facciata della cattedrale, il duomo di Vigevano dedicato a Sant'ambrogio.

La costruzione dell'edificio fu iniziata da Francesco II Sforza nel 1532 su una precedente chiesa del Trecento e terminò con la sua consacrazione nel 1612. L'originale facciata concava, ideata dal Vescovo JuanCaramuel y Lobkowitz, fu realizzata in stile barocco dopo la morte del vescovo.

All'angolo sud-ovest si trova la rampa che conduce al cortile del castello passando sotto la torre del Bramante. L'aspetto attuale della piazza è dovuto in buona parte agli interventi del 1680, compiuti dal Vescovo Caramuel e da opere successive.

In tempi più recenti, 1866, sorse a Vigevano, città da sempre vocata alla manifattura, il primo calzaturificio italiano (Luigi Bocca); in circa 40 anni i laboratori diventarono 36 e quasi 10.000 le persone occupate nel settore (molte delle quali lavoranti a domicilio); nel 1937 si contavano 873 aziende con 13.000 dipendenti fino ad arrivare a 900 aziende con quasi 20.009 addetti nel 1965. Parallelamente all'industria calzaturiera si diffuse anche l'industria tessile per la lavorazione della seta e del cotone.

Nel secondo dopoguerra il settore tessile si ridimensionò fortemente mentre quello calzaturiero, dopo il boom degli anni cinquanta e sessanta, iniziò un drastico declino, compensato solo in parte dallo sviluppo dell'industria metalmeccanica finalizzata a produrre macchinari per la lavorazione delle calzature, che a stento resiste nonostante la forte concorrenza dei paesi emergenti.

Alcuni scorci di Vigevano e dintorni

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